Graffiti Writing e Street Art sono due espressioni artistiche urbane spesso confuse tra loro. Sebbene condividano l'ambiente urbano come tela, differiscono significativamente per origini, intenti e modalità espressive.
Origini e Sviluppo
Il Graffiti Writing affonda le sue radici nella fine degli anni '60 a New York, emergendo come una forma di espressione culturale e sociale. I "writers" iniziarono a lasciare le loro "tag" – firme stilizzate – su muri e vagoni ferroviari, cercando riconoscimento all'interno della loro comunità. L'obiettivo principale era affermare la propria presenza nello spazio urbano, spesso in modo clandestino e non autorizzato.
La Street Art, invece, è considerata un'evoluzione del graffitismo (per questo si può anche parlare di post-graffitismo), emergendo negli anni '80. Gli artisti di strada ampliano la gamma espressiva utilizzando soggetti extra-alfabetici e diverse tecniche come stencil, poster, sticker e murales. A differenza dei writers, gli street artist mirano a comunicare con un pubblico più ampio, spesso affrontando tematiche sociali, politiche o culturali.
Chi è il writer e chi è lo street artist?
I writers si concentrano sull'affermazione della propria identità attraverso la ripetizione della loro tag, cercando riconoscimento principalmente all'interno della comunità dei graffiti. Il messaggio è spesso criptico e comprensibile solo agli iniziati. Il writer, a differenza dello street artist, si forma “in strada”; infatti, è proprio in strada che sviluppa la sua tecnica, perfezionando la sua cifra stilistica e operando di nascosto e in molti casi in modo illecito, scrivendo su vagoni dei treni o sui muri di una città. Il suo è uno sfogo creativo, ovvero un modo di riscrivere il paesaggio urbano spesso per lui disumanizzante e spersonalizzante. Il writer è sfuggente, la sua cultura è legata alla tag, ovvero la firma del writer fatta con marker o bombolette, e al lettering, attraverso i quali desidera notificare al mondo la propria esistenza e ribadirla più volte.
I primi esponenti del writing americano sono:
- Julio 204 – tra i primi a diffondere la cultura della tag.
- Phase II – inventore del "bubble style", uno degli stili più iconici del graffiti writing.
- Daze e Lady Pink – tra i primi a portare il writing nelle gallerie d’arte.
- Super Kool 223 – pioniere dei graffiti su treni.
In Italia, alcuni writers celebri sono:
- Flycat – uno dei padri del writing italiano, attivo dagli anni ‘80.
- Bros – writer milanese che ha portato il graffiti writing nel mondo dell’arte contemporanea.
- Ozmo – iniziato nel mondo del writing, poi evolutosi verso la Street Art.
Gli street artist, al contrario, cercano di comunicare con il grande pubblico. Le loro opere sono spesso figurative e mirano a trasmettere messaggi chiari, stimolando riflessioni su vari temi. Questo approccio rende la Street Art più accessibile e apprezzata da un pubblico più vasto. Lo street artist sviluppa la sua idea in studio ed è sempre in studio che perfeziona la sua tecnica. Solo dopo aver creato il progetto definitivo si sposta in strada, dove pratica la sua arte alla luce del sole e spesso - non sempre - in modo istituzionale. Infatti, lo street artist vuole essere riconosciuto e il messaggio che trasmette con le sue opere vuole che venga compreso da tutti, per questo a volte predilige l’uso del figurativo.
Alcuni dei nomi più celebri sono:
- Blek Le Rat – considerato il "padre" dello stencil, attivo dagli anni ‘80.
- Banksy – l’artista misterioso che ha reso la Street Art un fenomeno globale.
- Vhils – artista portoghese che scolpisce i volti nella parete usando scalpelli e martelli.
- Blu – artista italiano noto per i suoi giganteschi murales carichi di significato politico.
- Shepard Fairey – creatore del celebre manifesto "Hope" con l’immagine di Barack Obama.
Modalità e Materiali
Tradizionalmente, il Graffiti Writing è associato ad attività illegali, poiché le opere vengono realizzate senza autorizzazione su proprietà pubbliche o private. Questo contribuisce alla percezione del graffitismo come atto di vandalismo.
Il Graffiti Writing si basa principalmente sull'uso di bombolette spray per creare lettering complessi e stilizzati.
La Street Art, sebbene possa nascere in modo non autorizzato, è sempre più spesso commissionata o approvata da enti pubblici o privati. Molte città promuovono progetti di Street Art per riqualificare aree urbane, riconoscendo il valore artistico e culturale di queste opere.
La Street Art utilizza una varietà di tecniche e materiali, tra cui stencil, poster, adesivi e installazioni. Questa diversità permette agli artisti di sperimentare e innovare, creando opere che spesso interagiscono con l'ambiente circostante.
Similitudini e Sfumature
Naturalmente, ci possono sempre essere delle sfumature: ci sono writers che hanno voluto operare solo a seguito dell’approvazione delle amministrazioni locali. Esistono, ad esempio, i Wall of fame, muri concessi dalle amministrazioni pubbliche dove i writers possono perfezionare la loro tecnica e migliorare il loro stile. Allo stesso modo, ci possono essere street artist che preferiscono dipingere di nascosto, come Banksy.
Sebbene Graffiti Writing e Street Art si sviluppino entrambi nello spazio urbano, rappresentano però due forme distinte di espressione artistica. Comprendere le loro differenze ci permette di apprezzare la ricchezza e la diversità dell'arte urbana contemporanea.
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