Di recente, complici anche i continui viaggi a New York, è tornato alla pittura, ripartendo da dove aveva lasciato, ovvero dalla tecnica del carboncino, arricchita, questa volta, da incursioni di colore. Proprio vagabondando per Bushwick, quartiere di Brooklyn divenuto una galleria d’arte a cielo aperto per gli street artist, è stato affascinato dalle opere dei grandi, e in particolare di Kobra. Da qui la decisione di “streetartizzare” i suoi lavori utilizzando la tecnica dello stencil. Molte opere prendono ispirazione dalle sue stesse foto; sguardi ampi che abbracciano una città e i suoi simboli, prima di essere catturati da un dettaglio, concentrandosi improvvisamente, sulle persone e le loro esistenze, raccontate da un momento, un’emozione. Ma è nelle riflessioni fuggevoli e personali che lo sguardo torna a spalancarsi di nuovo, restituendogli una visione più vasta che ora si posa sui temi sociali e civili che fanno di New York lo specchio scintillante del mondo civile.